L'istrice (Hystrix Cristata)

08.01.2017

L'istrice crestata {Hystrix cristata), chiamata anche spinosa o porcospino, misura da 50 a 62 centimetri di lunghezza, senza contare la coda (da 5 a 17 centimetri). Il peso dell'adulto varia da 13 a 30 chili,. Il suo carattteristico aspetto la rende uno dei mammiferi più insoliti oggi viventi. 

Il mantello di spine: Il mantello che ricopre il suo corpo è infatti veramente particolare: sulla testa e sul collo si viene a creare una specie di criniera erettile, cioè che l'animale può muovere, fatta di aculei nerastri, mentre il dorso è coperto da aculei durissimi, lisci, appuntiti, di varia lunghezza (da 3 a 30 centimetri) striati di bianco e nero. Quando l'animale avverte un pericolo, alza gli aculei perpendicolarmente al corpo formando una specie di ventaglio. Anche la coda è coperta di aculei più corti (non superano i 5 centimetri), ma più spessi di quelli del corpo, e che per la loro forma permetteno forti vibrazioni che l'animale usa per spaventare l'eventuale intruso o aggressore di turno. Le ISTRICI non sono rumorose, solamente quando disturbate emettono soffi e grugniti, Una leggenda, poco credibile di per suo, narra che l'istrice spara le spine per difendersi. In realtò non è così e gli aculei che si trovano lungo i sentieri o a terra, sono quelli semplicemente persi o cambiati periodicamente dall'animale. Il mantello di aculei, unico nel suo genere, oltre a incutere timore, conferisce a chi lo possiede un aspetto goffo e pesante. La testa è tozza con orecchie piccole e poco visibili in quanto sono ricoperte da setole di spine e occhi relativamente grandi molto mobili, anche se dalla capacità visiva assai ridotta. Anche l'udito sembra essere poco acuto; l'unico senso molto sviluppato è l'olfatto.

Il nido: La tana viene ricavata da una cavità naturale già presente, anche se di soito viene scavata in profondità dalla coppia dove il terreno è più morbido. È costituita da due o più camere, unite fra loro da una rete di cunicoli. Qui l'istrice passa l'inverno dormendo, senza cadere in letargo completamente, in quanto continua a uscire di tanto in tanto, quando fa meno freddo e quando è spinta dalla fame. Nel nido si rintana soprattutto durante il giorno, e ne esce di notte alla ricerca di cibo. L'alimentazione è soprattutto vegetariana, composta da radici, frutta, bulbi; inoltre le radici e le cortecce sono particolarmente utili al consumo dei denti (specialmente gli incisivi), a crescita continua.

La coppia e i piccoli: Il periodo degli amori in Italia corrisponde ai mesi primaverili. Le istrici sono fra i pochi animali monogami, ovvero se un maschio e una femmina si accettano, restano insieme per tutta la vita. Nel breve corteggiamento, le istrici si strofinano 'naso contro naso' oppure si sfiorano solamente con gli aculei. Se questa fase viene gradita dalla femmina, normalmente quest'ultima accomoda il maschio alla fecondazione mettendo a ruota gli aculei dorsali e sollevando la coda.
La durata della gestazione allo stato selvatico è di circa 2 mesi. Di solito nascono due piccoli di istrice per parto, che avviene in una stanza della tana, ben coperta con muschio e foglie. I neonati nascono con gli occhi già aperti, l'addome rivestito di peli corti, peli neri sulla parte centrale del dorso e aculei morbidi in quella anteriore. Solo poche ore dopo la nascita, i teneri aculei si trasformano in vere e proprie spine più dure e robuste.
I giovani istrici, a una settimana dalla nascita cominciano a mettere il muso fuori dalla tana e raggiungono l'indipendenza a 3 mesi: fino ad allora vengono costantemente seguiti e protetti dai genitori, soprattutto dal padre; quest'ultimo si impegna veramente nel compito del capofamiglia fino a completa  maturità dei piccoli, e sempre lui  si occupa dei primi passi all'aria aperta dei cuccioli, i quali, con la madre invece, scambiano gesti affettuosi, strofinandosi con i musi. L''istrice  raggiunge facilmente i 10 anni di età.

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